Anno nuovo…presentazione nuova, mercoledì
21 gennaio alle ore 20.30 s’inaugurerà il nuovo anno con il primo
appuntamento promosso dalla nostra biblioteca.
Enrico Giustacchini, moderato da Marcello Zane e accompagno dalle
letture curate da Andrea “Deni”
Giustacchini, presenterà Il giudice Albertano e il caso della
fanciulla che sembrava in croce, un appassionate
giallo ambientato nel Medioevo bresciano (Liberedizioni, 2014).
Albertano da Brescia - giudice,
filosofo, letterato, politico, diplomatico, militare - compone, nel 1246, un
trattato, che intitola Liber
consolationis et consilii. Lo scritto riscuote da subito un successo
straordinario, successo che perdurerà fino a tutto il XV secolo, e anche dopo.
Il padre della letteratura inglese, Geoffrey Chaucer, ne ricaverà uno dei suoi
celeberrimi Racconti di Canterbury. E
un illustre studioso come Santino Caramella è giunto a ipotizzare che l’opera
abbia esercitato un influsso persino sulla Divina
Commedia.
Un
trattato, si diceva. Ma - insieme - il racconto di un delitto, ideato e
compiuto con modalità talmente arzigogolate, inconsuete, stravaganti da far
impallidire i casi di Chesterton, Dickson Carr o Ellery Queen.
Nel
romanzo Enrico Giustacchini ha
immaginato che il delitto raccontato nel Liber
consolationis non fosse un delitto simbolico, bensì un delitto accaduto per
davvero, alla vigilia dell’arrivo a Brescia delle truppe di Federico II e
dell’assedio poi eroicamente sostenuto dalla città. Ha immaginato che Albertano non fosse stato solo un
testimone, ma - nella sua veste di giudice - l’autore dell’indagine.
Il
risultato è un giallo appassionante, ricco di rimandi alla storia e alla
cultura del tempo, specchio fedele e documentatissimo di un’epoca oscura e
luminosa insieme, dove si intrecciano eresie, esperimenti alchemici, vicende
d’amore e di guerra.
In
tale contesto, il giudice Albertano si comporta come un perfetto Sherlock
Holmes ante litteram, mettendo tutta l’intelligenza, l’acume, la logica
rigorosa di cui è capace al servizio di un’indagine che condurrà infine alla
sorprendente soluzione di quello che appariva, a ogni effetto, un delitto
“impossibile”.
Ingresso libero e, come
sempre, gradito.
Vi aspetto numerosi!
Paola