lunedì 10 giugno 2013

L'alta Valle Camonica fra Preistoria ed epoca Postmedievale

Fonti archeologiche e architettoniche per lo studio della storia della Valle Camonica.
Storia di una valle, storia di un popolo, ecco cosa cercheremo di approfondire venerdì 14 giugno alle ore 20.45, presso la sala di lettura della nostra biblioteca.
Fonti scritte, fonti modellate, fonti dipinte, fonti costruite, tutto diviene mezzo d'elezione per fare e disfare la storia, quella passata e quella più recente.
Ogni fonte, analizzata con rigore e scientificità sarà classificata come testimonianza degna di essere riconosciuta, ascoltata, esplorata, analizzata e valorizzata.
Marco Mottinelli - archeologo - ci presenterà un'avvincente ricerca sulle tracce dei segni lasciati dal popolo camuno nei territori dell'alta Valle Camonica: zona spesso dimenticata e adombrata dall'imponenza dei reperti ritrovati nei siti della bassa e media valle. 
Un territorio tutto da valorizzare, che intriga sempre più gli studiosi che, in questi ultimi anni, cercano di riscoprirne il patrimonio archeologico-architettonico.
L'estremo nord della vallata alpina pian piano riscopre una notevole stratificazione insediativa, divenendo così un'area di studio da indagare storicamente e geograficamente per una valida, puntuale e sostenibile divulgazione.


Come precisa lo stesso Mottinelli: «Il lavoro proposto, articolato in due filoni distinti, mira nella prima parte a fornire un inquadramento storico-archeologico del territorio in esame, attraverso la redazione di un aggiornamento della carta archeologica, arricchita dai dati emersi nelle ultime campagne di scavo promosse dalla Soprintendenza; mentre nella seconda parte approfondisce il tema dell’edilizia storica. Per mezzo della ricognizione dei centri storici di oltre sessanta paesi, sono state individuate diverse decine di edifici bassomedievali, analizzati attraverso le categorie dell’Archeologia dell’Architettura nel tentativo di rapportarle al panorama edilizio medievale camuno e sebino e di fornire elementi per una loro collocazione cronologica, tanto più importanti in assenza di fonti scritte che ne attestino la datazione. In misura minore, fonti catastali storiche e moderne e fonti iconografiche hanno consentito di provare a ricostruire l’aspetto antico del paesaggio, lentamente sacrificato nell’ultimo secolo con l’espansione industriale e insediativa».

Argomento interessante e di grande attualità per chi ama la storia ed è profondamente convinto che il rilancio del turismo deve passare anche attraverso il recupero dei beni storici, artistici e archeologici. 

Vi aspetto numerosi VENERDI' 14 GIUGNO alle ore 20.45!!!!

Ingresso libero

Paola  

 

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