Il teatro delle maschere (Noh), quello dei burattini (Joruri) e degli attori (Kabuki), in sintesi le tre essenze della rappresentazione scenica classica in Giappone, sono state introdotte con una capacità di sintesi notevole, ma non per questo limitante.
Parole, immagini, suoni, filmati sono stati gustati fino all'ultimo minuto da chi ha voluto condividere il proprio tempo con noi, suscitando un vivo interesse per una disciplina artistica particolare e ricca di tradizione, profondamente radicata nella cultura nipponica, ma che condivide con l'esperienza teatrale occidentale alcuni meccanismi di fondo.
Proprio questa lontana assonanza genera empatia e interesse, permettendo di accostarci senza timore al un mondo altro, carico di consuetudini così poco conosciute ed apprezzate.
Lo stupore per la bellezza e compiutezza di rituali, tessuti, costumi, ambienti, tradizioni, tecniche e narrazioni è stato notevole.
Due ore che hanno rapito la nostra attenzione e chiuso degnamente il ricco calendario proposto dalla Biblioteca, in occasione della rassegna itinerante Nelle Terre dell'Ovest 3: l'Oriente Estremo.
Un ringraziamento particolare ad Akiko Tamura, maestra di Shodo, per le meravigliose impressioni grafiche, donate in occasione della serata: il contenuto che viene svelato dalla forma, dal segno indelebile del pennello.
Un'ultima nota: come potrete vedere dalle fotografie che seguono anche la nostra biblioteca ha voluto aderire alla campagna Posto Occupato, contro la violenza subita dalle donne.
Una sedia è stata 'occupata' in ricordo di chi è stata privata anzitempo della propria vita, un piccolo gesto per chiedere attenzione e sensibilità verso un tema, purtroppo, di grande attualità.
Ancora grazie a chi ha presenziato e all'amica Sonia per quanto ha voluto condividere con noi!
E....a breve le slides della serata!!!
Paola Alberti
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